A un’altezza di 500 metri nel cuore della catena montuosa delle Prealpi Carniche, nel Friuli, i rilievi celano una sorpresa che lascerà a bocca aperta gli appassionati di escursioni il cui cuore palpita per la storia: le Grotte di Pradis. Si tratta di un sito conosciuto già all’epoca dell’uomo di Neanderthal e dell’Homo Sapiens, che lo utilizzavano prevalentemente come rifugio durante le battute di caccia.
Ciò che oggi i visitatori possono ancora ammirare è un sentiero scavato all’interno delle caverne, che rende queste strutture molto diverse dalle grotte più turistiche, come le Grotte di Frasassi. Sono luoghi impregnati di un passato che ha lasciato le sue tracce in modo vivente e ancora sono in grado di raccontarlo.
Di seguito vedremo nel dettaglio come visitare le Grotte di Pradis.
Cosa tratteremo
Cosa vedere alle Grotte di Pradis
Le Grotte di Pradis si trovano nei pressi del comune di Clauzetto, in provincia di Pordenone. Per raggiungerle occorre percorrere delle stradine di montagna piuttosto strette, ma fortunatamente, una volta arrivati, basterà lasciare la macchina nel parcheggio e partire a piedi per godersi la visita.
Queste strutture sono di origine carsica, il che significa che sono soggette a un fenomeno, detto appunto carsismo, che causa la continua modificazione della morfologia e dell’aspetto delle rocce. Per questo motivo, le grotte appaiono irregolari in dimensioni e profondità. Quest’ultima è comunque davvero notevole, al punto che dalla cima non si riesce a intravedere il torrente Cosa, che le ha scavate con la sua forza erosiva nel corso dei millenni.
Ciò che si incontra appena varcato l’ingresso è la Grotta della Madonna, dalla capienza massima di mille persone, nei pressi di un’area ristoro attrezzata con panchine. Ad accogliere i visitatori sarà una suggestiva e mistica illuminazione verde che pone in netto risalto la piccola scultura bronzea, davanti alla quale ogni anno si celebra la messa di Natale.
Una volta usciti dalla Grotta della Madonna, è possibile ricongiungersi con il percorso seguendo l’immaginaria corsa del torrente Cosa, che condurrà di nuovo di fronte alla grotta, dove partono 207 scalini. Dalla cima di questa salita si potrà ammirare la meraviglia del punto di maggiore interesse di questo sito: l’orrido dedicato a Don Giacomo Bianchini.
A questo punto un ponticello permette di attraversare il torrente e, svoltando a destra, ci si trova di fronte a un complesso di tre grotte, che gradualmente si restringono e il cui pavimento diviene sempre più scivoloso. Alla fine, si giunge all’interno di una piccola caverna che non lascia intravedere la sua fine.
Se, invece, scesi dal ponte si prosegue dritto, si aprirà davanti agli occhi dei visitatori l’incredibile spettacolo di una cascata generata dal salto del Rio Molat, che si getta tra le acque del Cosa. La conclusione perfetta di una visita indimenticabile.
Cosa sapere per visitare le Grotte di Pradis
Oltre al percorso che abbiamo appena descritto, della durata di circa un’ora, un altro punto di interesse è rappresentato dal Museo della Grotta, imperdibile per chi vuole scoprire più da vicino la storia di questo luogo. Qui, infatti, sono raccolte le testimonianze rinvenute all’interno delle grotte nel corso degli anni, che coprono un arco temporale esteso dalla preistoria fino all’età romana. Il pezzo forte è la ricostruzione di un esemplare di orso delle caverne, abitante delle caverne di 700mila anni fa.
Infine, un’ultima tappa inedita per la visita alle Grotte di Pradis è la fonte dell’acqua. Si tratta di una fontana costruita accanto al corso di un torrente dalle acque freddissime, che scorre proprio davanti a una casa, immediatamente riconoscibile grazie alla vistosa insegna.
Il costo del biglietto d’ingresso alle grotte è di a 4,50 euro (3 euro per i bambini), mentre per il museo la tariffa è pari a 2,50 euro (per i bambini 1,50). Nonostante gli orari di apertura, grossomodo, vadano ogni anno da aprile a ottobre, generalmente ogni week-end, occorre sempre controllare che effettivamente il sito sia aperto prima di mettersi in viaggio, dal momento che molto dipende dalle condizioni atmosferiche. Quando piove, infatti, il pavimento delle grotte diventa scivoloso, perciò si rischia di mettere in pericolo l’incolumità dei visitatori.
In tali casi, dunque, le Grotte di Pradis rimangono chiuse. Inoltre, l’unico modo per arrivare a destinazione è attraverso un mezzo di trasporto proprio, dal momento che quelli pubblici non sono disponibili. Ciò costituisce una ragione in più per non mettersi in viaggio in caso di maltempo, quando le strade di montagna possono essere molto insidiose.
Ultimo suggerimento per quanto riguarda il pranzo. Quello al sacco rappresenta sicuramente un’ottima soluzione, dal momento che nei pressi della Grotta della Madonna, come abbiamo detto, si trova un’area che può essere sfruttata per i pic-nic. Allo stesso modo, un punto ristoro simile è posto fuori dall’ingresso.