Se avete scelto Rovereto per trascorrere qualche piacevole giornata di relax e per approfondire la vostra conoscenza del territorio, sappiate che questa piccola città italiana ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori: dal Mart, divenuto simbolo di Rovereto, fino alle antiche orme lasciate milioni di anni fa dai dinosauri che hanno transitato in queste zone.
Vediamo dunque quali sono le cose da vedere a Rovereto.
Cosa tratteremo
Il Mart: museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
La cupola, realizzata in vetro e acciaio progettata dall’architetto Mario Botta, oggi sovrasta la piazza del Mart.
All’interno di questo museo all’avanguardia potrete trovare moltissime mostre importanti e tematiche, ma anche esposizioni di breve durata riconosciute tanto al livello Italiano quanto nel più ampio contesto internazionale. Inoltre, i percorsi artistici del Mart sono soggetti a periodici rinnovamenti e sono tutti dedicati all’arte novecentesca.
Questo museo trentino vanta anche una grande collezione che comprendere all’incirca 20.000 diverse opere, che rappresentano a loro volta i movimenti rappresentativi dello scorso secolo. Tra questi si annoverano: Novecento, Futurismo, Astrattismo, Metafisica, Arte concettuale e Arte povera. Il tutto senza tralasciare le ultime correnti artistiche moderne.
Tutte queste caratteristiche rendono il Mart uno tra i più importanti musei dedicati all’arte moderna dell’intera penisola italiana.
Il Castello di Rovereto
Il Catello di questa cittadina rappresenta ancora oggi uno dei maggiori esempi di fortificazione alpina del tardo medioevo. Dedicandogli una visita avrete modo di scoprire i suoi torrioni armati, le cannoniere scavate nelle sue spesse mura e i tortuosi cunicoli che lo attraversano.
La fortezza fu edificata del lontano XIV secolo dai Castelbarco, nelle immediate vicinanze del torrente Leno. La Serenissima nel Quattrocento riuscì a impossessarsi del castello e a trasformarlo in un punto strategico di carattere difensivo, completato da quattro imponenti bastioni. Fu soltanto nel 1509 che, in seguito alla sconfitta di Venezia, la struttura passò nelle mani degli Asburgo, i quali ne mantennero il possesso fino al termine della Prima Guerra Mondiale.
Questo castello, conosciuto anche con il nome di Castel Veneto, è tutt’oggi riconosciuto come una fortificazione alpina tra le maggiormente complete. Inoltre, grazie alla sua collocazione nel cuore del centro storico della città, sarà facilmente raggiungibile da parte di tutti i visitatori.
Cosa vedere nella fortezza di Rovereto
All’interno dei torrioni che costituiscono la fortezza di Rovereto avrete modo di ammirare la vastissima collezione di armi appartenenti all’età moderna, tra cui moltissime armature, armi da duello, bianche, da fuoco e da caccia, tutte di utilizzo risalente al periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo.
Oltretutto, a partire dal 1921, la fortificazione ospita il Museo Storico Italiano della Guerra, ovvero un’esposizione di natura permanente arricchita da ulteriori mostre temporanee che vi daranno modo di ripercorrere gli accadimenti della Grande Guerra.
Un tempo, il Castello di Rovereto custodiva anche la cosiddetta Maria Dolens, la famosissima Campana dei Caduti; oggi è possibile ammirarla al Colle di Miravalle. Tuttavia, all’interno della fortificazione alpina è ancora custodito l’originale modello in gesso di questa campana così particolare e colma di significato.
Un tuffo nel passato: sulle orme dei dinosauri
Poco a sud di Rovereto avrete modo di scoprire, ma anche di imparare a riconoscere, le centinaia di impronte lasciate dai dinosauri che nel Giurassico hanno abitato queste terre. Un’epoca in cui la Valle dell’Adige era soltanto una vastissima area lagunare.
È proprio qui che si trovano ancora oggi, a distanza di milioni di anni, diverse centinaia di impronte di dinosauri che, spesso sono “organizzate” secondo tracciati ben precisi. Questi segni, lasciati dai lontani abitanti del nostro pianeta, risalgono a circa 200 milioni di anni fa e appartengono a tre diverse specie vissute nel periodo Giurassico.
Tra questi si annoverano animali erbivori detti Vulcanodontidi, caratterizzati da una lunghezza pari a 5/6 metri e dal peso di circa 1 o 2 tonnellate. Dopodiché è possibile ammirare le orme lasciate da altri dinosauri erbivori, ossia i più piccoli Ornithischia.
Infine, sono ancora osservabili i segni lasciati dal passaggio di alcuni animali carnivori: i Ceratosauri. Questi ultimi misuravano 4/5 metri di lunghezza e un peso complessivo prossimo alla tonnellata.