Per gli amanti delle gite fuori porta non scontate, che cercano posti affascinanti da visitare che sappiano regalare emozioni forti, suggeriamo un luogo davvero spettacolare: l’Orrido di Bellano.
Si tratta di un canyon naturale, scavato dalla forza e dalla costanza delle acque nel corso di 15 milioni di anni. Circondata dalla meraviglia suggestiva del ramo lecchese del Lago di Como, questa gola può essere visitata con una passeggiata sospesa di grande effetto.
Di seguito, vi daremo un’idea di cosa aspettarvi se deciderete di visitare questo angolo del Nord Italia incantato e terrificante al tempo stesso.
Cosa tratteremo
Cos’è l’Orrido di Bellano
Prima di tutto, specifichiamo di cosa stiamo parlando quando nominiamo l’Orrido di Bellano. Come dicevamo, è una profonda gola naturale, con tanto di cascata, che misura un salto massimo di 40 metri.
La storia sull’origine di questo scenario spettacolare non è certa. La teoria più accreditata vede la sua formazione come conseguenza della lenta erosione della roccia da parte del torrente Pioverna. Quest’ultimo, con la furia del suo corso, si sarebbe scavato un passaggio che parte da Toceno e raggiunge il Lario lecchese.
Ma non è la sola ipotesi. Secondo altri studiosi, la vera causa sarebbe stata il susseguirsi di movimenti tettonici e terremoti nel corso dei millenni. Queste continue sollecitazioni avrebbero determinato una frattura proprio in corrispondenza dell’Orrido.
In ogni caso, rimane una bellezza naturale che non ha eguali e, soprattutto, può essere visitata in totale sicurezza.
Mille motivi per visitare l’Orrido di Bellano
Come si visita l’Orrido di Bellano? Come già accennato, l’intera lunghezza del canyon è costeggiata da passerelle non comodissime, ma adatte ad essere percorse da chiunque. Questa passeggiata è, infatti, assolutamente sicura e vi consentirà di godere dello splendido panorama lacustre senza preoccupazioni.
Si potrebbero elencare infinite motivazioni per visitare questo luogo incredibile. Dall’alto della passerella vedrete scorrere sotto di voi le acque cristalline e la corrente azzurro-verdastra imperversare sulle pareti rocciose a strapiombo. Sarete circondati da una vegetazione rigogliosa, una vera esplosione di vita.
La cascata vi ruberà gli occhi e il cuore con i suoi giochi e i suoi salti, che continuano l’inarrestabile trasformazione del paesaggio.
Proprio lo scrosciare del Pioverna, che riempie le pareti del canyon, sarà l’unico suono che interromperà la vostra quiete. L’Orrido di Bellano, infatti, è immerso in un’atmosfera resa irreale dal perpetuo silenzio che conferisce al paesaggio un’aura di inquietudine. Sarete sopraffatti dalla meraviglia e dalla forza della natura che si rivela in tutta la sua potenza; non potrete fare altro che ammirarla con stupore.
Consigli per organizzare una gita a Orrido di Bellano
Se avete deciso di visitare l’Orrido di Bellano, ecco ora qualche indicazione pratica che vi sarà utile.
Potrete raggiungere comodamente l’inizio del percorso sul canyon a piedi, una volta arrivati al borgo di Bellano in macchina. Quando avrete parcheggiato, recatevi nella piazza in cui è collocata la chiesa di San Nazaro e Celso, e salite la scalinata posta a destra dell’edificio. Vi basterà seguire le indicazioni pedonali per giungere, in pochi minuti, all’ingresso.
Qui potrete acquistare il biglietto, al costo di 4 euro (ai bambini, invece, viene applicato uno sconto e pagheranno 3,50 euro).
Il percorso si snoda su quattro piani che sovrastano l’Orrido e si passa da uno all’altro grazie ad una scala a chiocciola. Questi piani sono formati da passerelle di legno assicurate direttamente alla parete rocciosa. Da qui potrete godere di una stupefacente vista da brivido, come se foste sospesi nel vuoto.
Il percorso dura complessivamente mezz’ora e procede, quindi, di piano in piano, salendo di livello man mano che la visita prosegue. In conclusione arriverete ad uno spiazzo che si spalanca direttamente sulla cascata.
Lungo il tragitto incontrerete una torretta abbandonata, non visitabile all’interno, chiamata Casa del Diavolo. Come se ciò non bastasse, la sua posizione su uno sperone roccioso alimenta la suggestione che circonda questo edificio.
Sebbene non si conosca la reale funzione alla quale era destinata, infatti, la tradizione ha attribuito alla Casa del Diavolo il suo nome proprio perché si ritiene che al suo interno si svolgessero riti satanici e riunioni finalizzati all’evocazione del demonio. Queste voci probabilmente sono dovute ad alcune decorazioni ancora visibili esternamente, sulle pareti. Queste evocano figure mitologiche, tra le quali spicca un satiro che impugna un tridente.