Orgosolo è una città ubicata nel cuore della Barbagia divenuta famosa negli anni ’60 a causa di una pellicola chiamata “Banditi a Orgosolo”, che narrava le vicissitudini di un gruppo di pastori sardi fuori legge.
Questa zona della Sardegna, infatti, in passato è stata la roccaforte di bande criminali teatro di sanguinarie faide, rapimenti, furti e altre azioni illecite.
Per fortuna oggi tutto questo si è trasformato in uno pallido ricordo e Orgosolo merita una visita per ammirare i magnifici murales che decorano mura ed edifici.
Le suddette opere di street art sono state realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo, mentre i soggetti sono volti a raffigurare episodi scene vita quotidiana oppure storici locali. Basti pensare alla rivoluzione di Pratobello, durante la quale i pastori si opposero con tutte le loro forze contro l’edificazione di una base militare sui loro campi.
Non mancano, inoltre, le illustrazioni di protesta nei confronti delle ingiustizie sociali, come le persone innocenti rimaste uccise nei numerosi conflitti.
Cosa tratteremo
Orgosolo: cosa vedere
Una volta ammirati tutti i murales, si raccomanda di visitare le seguenti attrazioni:
- la Casa Museo. Trattasi di una vecchia casa composta da dieci camere e arredata secondo le antiche tradizioni locali. Ogni camera custodisce costumi sardi e oggetti originali dell’epoca. A far da guida ci pensano la padrona insieme al marito, pronti a intrattenere gli ospiti con avvincenti racconti e deliziarli con qualche specialità gastronomica.
- L’antica parrocchia di San Pietro Apostolo. Ubicato nella parte bassa di Orgosolo, questo edificio è stato costruito nel Trecento e durante il corso dei secoli è stato più volte ristrutturato. La chiesa presenta un’ampia pianta longitudinale, mentre l’esterno è scandito sia da quattro eleganti lesene dalla forma affusolata, sia da un timpano triangolare decorato da una cornice sporgente verso l’esterno. Nella parte centrale si trova, invece, il portale d’accesso sormontato da una lunetta in vetro semicircolare. Infine, sul lato posteriore destro si eleva un’antica torre campanaria a canna quadrata.
- Parrocchia del Santissimo Salvatore. Questa chiesa, dedicata appunto a San Salvatore, si colloca al centro di Orgosolo, proprio lungo la strada principale. Il dettaglio più rilevante è senza dubbio la facciata suddivisa in due parti differenti: quella superiore è caratterizzata da un’ampia vetrata con elementi policromi più un tetto a capanna composto da mattoncini rossi, mentre quella inferiore è realizzata in pietra e possiede il portone d’ingresso. Recandosi sulla stradina adiacente l’edificio, è inoltre possibile accedere alla cripta ove sono conservati i resti della Beata Antonia Mesina.
Cosa vedere nei dintorni di Orgosolo
Spostandosi da Orgosolo, si possono raggiungere altri borghi caratteristici e autentici, per esempio Fonni, Desulo e Mamoiada, noto per il suo Carnevale, durante il quale sfilano le tradizionali maschere sarde, ovvero i Mamuthones, i Merdules, gli Issohadores e i Boes.
Tra un tragitto e l’altro, balzeranno alla vista chiesette rurali in pietra e capanne un tempo utilizzate dai pastori durante i periodi di transumanza del bestiame.
Se si desidera effettuare un’escursione, si consiglia di percorrere i sentieri del bosco di Monte Novo San Giovanni, la cui vetta è raggiungibile tramite una scalinata rocciosa. Si tratta di una salita alquanto faticosa, ma la stupefacente vista della foresta di Sas Beddes, delle montagne circostanti e delle gole del Rio Flumineddu ripagheranno di ogni sforzo.
Altri luoghi da non lasciarsi sfuggire sono la Gola di Su Gorropu (con un imponente canyon alto ben 450 metri), i villaggi nuragici Sa Sedda e Sos Carros più la grotta di Su Bentu.
Gli amanti della speleologia potranno infine affidarsi a una guida esperta per esplorare non solo le Grotte di Sa Oche, che ospitano dei bellissimi laghetti sotterranei, ma anche la Dolina di Su Sercone, dove si è formata una gigantesca voragine larga 400 metri e profonda 200.