Ciò che fa amare l‘Italia in tutto il mondo è non solo il suo patrimonio storico-artistico e i suoi spettacolari paesaggi, ma anche l’antica tradizione enogastronomica: ebbene, le strade del vino sono nate proprio allo scopo di preservare la ricchezza italiana nella sua totalità, permettendo ai turisti di scoprire borghi pittoreschi e gustare nello stesso tempo prodotti tipici, a partire dai vini.
La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda è una delle più spettacolari d’Italia perché si snoda lungo la sponda bresciana del lago, tra Limone e Sirmione, attraversando dolci colline punteggiate di uliveti e vigneti, verdi vallate e assolate spiagge lacustri.
Cosa tratteremo
La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, sulle orme del gusto
L’Associazione della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda ha messo a punto una serie di percorsi, peraltro personalizzabili, che permettono a tutti di conoscere il territorio, scorgendo chiese, dimore storiche, musei, castelli, siti archeologici, frantoi e soprattutto colline.
Questo percorso, che si presenta come una vera e propria esperienza sensoriale, permette di degustare i vini DOC della zona come il D.O. Valtènesi, il Garda Classico, il Garda Bresciano e il Lugana, le cui primissime tracce risalgono all’età del Bronzo ed è noto per essere stato molto amato da Isabella d’Este, l’ostrogoto Teodato e Catullo.
Non si può dimenticare poi il vino San Martino della Battaglia DOC, in passato noto come Tocai: pare che nel corso dello scontro tra austriaci, francesi e italiani del 1859, i soldati si ristoravano proprio con questo vino bianco dal retrogusto vagamente mandorlato.
La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda accompagna il visitatore per mano nella conoscenza di altri prodotti tipici, come l’olio d’oliva evo del Garda e pesci come anguille, trote, coregone, cavedano e agone. Squisiti poi i formaggi del territorio (ad esempio le famose formaggelle di Tremosine), i tartufi neri e bianchi della Valtènesi, i limoni del Garda e salumi come la soppressa bresciana e la coppa stagionata nel vino Garda Classico.
Le bellezze della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda
Per scoprire i gioielli storici e artistici di questo percorso si può partire da Salò, sulla Riviera dei Limoni: dopo aver visitato il quattrocentesco Duomo rinascimentale e il lungolago, dove spicca il loggiato del Palazzo della Magnifica Patria di Salò, si può raggiungere Puegnago sul Garda. Questo piccolo borgo sito sulle colline moreniche ha il suo monumento principale nel Castello del IX secolo, con la Torre campanaria ottocentesca che in passato comunicava con le altre torri nelle vicinanze.
Prossima tappa è Polpenazze sul Garda che, oltre ad essere il maggiore produttore di olio evo, ospita sul suo territorio i vitigni Marzemino, Barbera e Groppello: non stupisce che qui, nel mese di maggio, si svolga una famosa “Fiera del Vino“.
Proseguendo verso Padenghe sul Garda si ha la possibilità di visitare il Castello, con tanto di bastioni e ponte levatoio, e la medioevale Pieve di S. Emiliano: costruita con botticino e ciottoli di medolo, sorge su un promontorio a picco sulle acque del Lago di Garda.
Tra i borghi più belli che si incontrano percorrendo la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda c’è Lonato del Garda con la sua Rocca Viscontea risalente all’anno 1000: dalle mura merlate si ammirano la cinquecentesca Torre dell’orologio e la cupola della barocca Basilica di S. Giovanni Battista.
Alla volta di Sirmione
Da Lonato sul Garda, superando verdi prati e distese di vigneti, si raggiunge Pozzolengo: lo skyline del borgo è occupato dal Castello sito sul Montefluno, costruito per arginare le scorribande degli ungari e dei magiari e custode all’interno delle vestigia dell’abside della trecentesca chiesa di San Lorenzo.
Lungo la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda si attraversa anche la frazione di Desenzano del Garda, San Martino della Battaglia: questo piccolo borgo, che dà il nome al vino DOC, merita una sosta per la Torre, comprensiva di museo e ossario, eretta in memoria della battaglia combattuta per l’unità d’Italia.
Tappa finale è la meravigliosa Sirmione, borgo costruito su una piccola penisola che divide letteralmente il lago di Garda in due parti. Non si può non rimanere incantati davanti alla bellezza fiabesca del Castello Scaligero del XIII secolo completamente cinto dalle acque del Garda oppure al cospetto dei resti, con tanto di affreschi, della domus romana del I a.C.: le vestigia sono talmente avvolte dalla vegetazione da essere chiamate Grotte di Catullo (dal nome del poeta romano che pare abbia abitato questa antica villa).