Il patrimonio turistico italiano non è solo composto da grandi città, località balneari conosciute in tutto il mondo e siti naturalistici frequentati nelle stagioni estive e invernali: l’unicità del Bel Paese traspare anche dalla presenza di infiniti borghi medievali veri e propri gioiellini del territorio italiano.
Uno di questi è senza dubbio Sperlinga, piccolissima realtà incastonata tra i monti Nebrodi siciliani e ubicata a circa 50 km da Enna.
Sperlinga, espressione che in dialetto significa “spelonca”, possiede la peculiarità di essere scavata nella roccia. Un fulgido esempio di questo è proprio il suo castello rupestre, simbolo del borgo.
Quali sono le caratteristiche di questa località dall’atmosfera magica?
Esaminiamole in questa breve guida turistica incentrata sulla scoperta di Sperlinga, borgo siciliano di autentica unicità!
Cosa tratteremo
Il castello rupestre di Sperlinga
Una delle testimonianze a cielo aperto della storia di Sperlinga è il suo castello, di derivazione normanna, esattamente come il borgo.
La costruzione che si cela dietro questa antica fortezza militare è un rarissimo esempio di arte rupestre, dal momento che la sua struttura è interamente costruita sulla e nella roccia. Questo aspetto lo rende incredibilmente raro e ancora più affascinante.
Sull’arco a sesto acuto che domina l’androne del castello vi è la scritta in latino “Quod Siculis Placuit Sola Sperlinga Negavit” (Quello che fu stabilito dai siciliani, fu negato solo da Sperlinga) che, tradotta, fornisce importanti cenni storici sul borgo siciliano.
Il chiaro riferimento è ai celebri Vespri Siciliani, avvenimento che vide l’insurrezione della popolazione siciliana contro la dominazione francese. Tuttavia, l’espressione si riferisce all’aiuto che fu fornito ai francesi per scampare alle mire di liberazione del popolo. Moltissimi soldati, infatti, trovarono rifugio proprio nel castello di Sperlinga, dove ebbero la possibilità di raccogliere le forze e ristorarsi.
Pertanto, Sperlinga si pose come ostacolo principale alla volontà dei siciliani di liberarsi dall’egemonia francese, rivelandosi di fatto un inaspettato alleato della Francia.
Le stanze interne del castello, ancora oggi, racchiudono diversi spazi locali anticamente dedicati a diversi scopi. Esistevano, infatti, diverse prigioni, cisterne per l’acqua piovana, magazzini, una chiesa e moltissimo altro.
Entrando all’interno del castello oggi, è possibile respirare l’antichissima tradizione della struttura militare, per un vero e proprio tuffo nel passato! Non solo, il castello offre diversi bellissimi panorami grazie alle molteplici terrazze di cui dispone, facilmente raggiungibili grazie ai tour organizzati.
Le grotte bizantine di Sperlinga
Sperlinga non offre solamente il suo castello come primario luogo d’interesse, ma anche le particolarissime grotte bizantine. Sostanzialmente, non sono altro che delle cavità nella roccia anticamente utilizzate come tombe, per poi essere impiegate come dimore per i cittadini sino agli anni ’60.
Oggi, le grotte sono aperte al pubblico e ai turisti che possono avventurarvisi senza troppi problemi. Alcune di esse sono anche adibite a poli museali, mentre altre sono utilizzate come magazzini o come depositi.
Il dialetto Galloitalico di Sperlinga
Una curiosità che caratterizza ancora di più questo borgo siciliano veramente unico nel suo genere è il dialetto Galloitalico che, ancora oggi, si parla.
Tale peculiarità è presto spiegata. Nel 1087, il Conte Ruggero prese in moglie Adelaide, figlia di Manfredi, marchese del Monferrato e, contemporaneamente, una delle figlie di Ruggero sposò Enrico, fratello di Adelaide. Questa escalation di matrimoni causò un’ingente immigrazione di popolazioni nordiche che si stanziarono in Sicilia, il che portò ad una graduale modifica del dialetto siciliano in alcune zone della Trinacria.
Pertanto, ancora oggi a Sperlinga si parla il cosiddetto Galloitalico, dialetto frutto del mix tra l’antico dialetto siciliano e le derivazioni nordiche dell’italiano, lingua del tutto incomprensibile per i siciliani che abitano nelle altre zone della Sicilia.
Altre info utili e cosa vedere nei dintorni
L’area archeologica di Sperlinga è molto ben organizzata. Di fronte al castello, infatti, sorge un bar che ospita una tavola calda e tutti i servizi necessari per ristorarsi dopo il tour esplorativo. Inoltre, la struttura è attorniata da un grande parcheggio gratuito dove posteggiare comodamente la propria auto.
Oltre a ciò, è doveroso menzionare che Sperlinga sorge nei dintorni di Enna, zona colma di luoghi d’interesse visitabili, come il Parco Minerario Floristella, i borghi di Carcaci e di Agira e la Riserva Naturale del Monte Altesina.
Insomma, Sperlinga è davvero un posto incantato e un borgo che trasuda storia, arte e cultura. Organizzare una visita in questo luogo magico potrebbe essere una grande sorpresa, nonché un’occasione per espandere il proprio bagaglio culturale!