Quali sono i 10 borghi medievali più belli d’Italia? Di pittoreschi paesini ce ne sono molti, ognuno con le proprie caratteristiche, che li rendono davvero suggestivi e assolutamente da visitare. Ecco quali scoprire.
Cosa tratteremo
Bellano
Vicino Lecco, su quel ramo del lago di Como (precisamente lungo la sponda orientale), si trova questo bellissimo borgo, meta perfetta da cui partire alla scoperta dell’entroterra e del lago. Il borgo è famoso anche per essere il luogo natale dello scrittore Andrea Vitali (nonché location prediletta dei suoi romanzi), e per ospitare alcuni eventi, tra i quali, visto il periodo non si può non citare la Pesa Vegia: da più di 400 anni celebra la notte della Befana, richiamando turisti da ogni dove. La leggenda vuole che la festa richiami un avvenimento accaduto sotto la dominazione degli spagnoli, il quale coincidendo con l’Epifania, veniva celebrato insieme alla sfilata dei Re Magi.
Candelo
Il piccolo mondo antico si trova qui: le case e le stradine sono abbracciate dalle mura medievali adoperate al tempo non solo come struttura difensiva, entro la quale rifugiarsi in caso di attacchi nemici, ma anche come magazzino agricolo. Varcato l’ingresso, nella piccola piazza davanti all’entrata in città, spunta il “palazzo del Principe”, di 3 piani. Nei fatti si tratta di una specie di casa-fortezza, costruita sul finire del XV sec. Il borgo in questo periodo ospita il “borgo” di Babbo Natale: qui è possibile recarsi all’Ufficio postale di Santa Claus e girovagare tra i bellissimi mercatini ricolmi dei prodotti tipici del luogo.
Gromo
Ci spostiamo in provincia di Bergamo per esplorare il borgo conosciuto come l’acciaio di Milano. Il motivo è presto detto: qui, nel medioevo, si trovavano delle rinomate fucine che realizzavano delle meravigliose armi in ferro. Le case si estendono lungo la riva destra del fiume Serio, ma si raccolgono quasi tutte attorno alla bella piazza centrale adornata da una raffinata fontana del 1500. In inverno, per gli appassionati degli sport invernali, da Gromo partono itinerari di sci di fondo e scialpinismo.
Frisanco
Ci inoltriamo nel Parco Naturale Dolomiti Friulane, nella preziosa Val Còlvera e nel territorio di Frisanco, che si dipana in diversi piccoli villaggi dalla tipica architettura contadina, dove tra corsi d’acqua e boschi avvolti da una natura pura, si cela il borgo di Poffabro. È un vero gioiello dello stile architettonico che caratterizza i paesini di montagna del Friuli Venezia Giulia, con le case che si presentano in pietra, strette e alte. Immancabile, sotto Natale, è una visita alla rassegna dei presepi.
Brisighella
È un caratteristico borgo medievale in provincia di Ravenna, che nel trascorrere dei secoli ha saputo mantenere la pianta urbanistica originale. Il borgo si adagia dolcemente sulle pendici di tre tipici colli di gesso, sui quali si innalzano le attrazioni più famose del luogo: la maestosa Rocca manfrediana e veneziana, notevole modello dell’arte militare medievale; la torre dell’Orologio, bastione difensivo innalzato nel XIII sec.; il santuario del Monticino. Da non perdere anche la famosissima via degli Asini, stradina sopraelevata e coperta, esempio unico al mondo. Imperdibile per Natale è la fiaccolata dei Babbi Natale per le vie del centro storico del borgo tutto illuminato a festa.
Montalcino
Questo borgo toscano non può mancare tra quelli medievali più belli da scoprire: camminando sui ciottoli delle stradine che lo caratterizzano, ecco che a un certo punto dinanzi agli occhi si apre uno scenario panoramico incantevole, con la figura del verdeggiante Monte Amiata sullo sfondo e tutt’attorno, in lontananza, l’incanto della Val d’Orcia. Patria del vino Brunello, Montalcino offre ai suoi visitatori pittoreschi scorci, con le mura datate al XIII sec. e la maestosa fortezza che ne costituisce il cuore pulsante, posta nel punto più alto del paese; e ancora, una sosta la merita la Piazza del Popolo e il Duomo di San Salvatore del XIV sec.
Genga
Il borgo si racchiude dentro le mura del suo castello medievale e si trova in cima ad una collina piena di boschi, nell’alta valle dell’Esino. La cittadina è conosciuta per le famose e spettacolari grotte di Frasassi: basti pensare che la “stanza” più grande, chiamata Grotta del Vento, secondo la credenza popolare potrebbe tranquillamente ospitare al suo interno il Duomo di Milano. Se si programma una gita a Genga in questo periodo dell’anno, da non perdere è il presepe vivente perché è il più colossale del mondo: allestito nella Gola di Frasassi vede in scena oltre 300 attori, che fanno rivivere la tradizione della Natività su una superficie di oltre 30.000 mq.
Castel Gandolfo
Affacciato sul lago di Albano, nel Lazio, a due passi da Roma, il borgo dai suoi abitanti è chiamato semplicemente Castello ed è stato riconosciuto come il più bello del Lazio. Non a caso venne eletto residenza estiva dai Papi e i suoi gioielli più preziosi sono proprio le architetture di culto, come le Ville Pontificie, il Palazzo Pontificio e la Collegiata Pontificia di San Tommaso da Villanova. Molto bella è anche la Chiesa della Madonna del Lago.
Montefiascone
Dai suoi 600 metri di quota il borgo offre una vista a 360° sui monti Cimini nell’Alto Viterbese laziale e sul lago di Bolsena. Simbolo della cultura enologica della regione per il vino Est, Est, Est!, un bianco osannato tutti gli anni nel mese di agosto in occasione della Festa del Vino, Montefiascone è un borgo di origine etrusca divenuto in seguito una delle più importanti roccaforti della Chiesa cristiana fino all’epoca rinascimentale: a testimonianza di ciò ecco la Rocca duecentesca dei Papi e il Duomo del ‘600 sovrastato da un’enorme cupola che, si dice, sia inferiore per grandezza solo a quella della Basilica di San Pietro a Roma.
Civitella Alfedena
In inverno e specialmente a Natale, pare un presepio a cielo aperto, posizionato com’è su uno sperone, con i tetti delle case avvolti da un soffice e bianco manto di neve. Siamo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e a Natale, negli angoli più nascosti del centro storico, prendono vita le scene più tipiche del presepe: ma i personaggi non sono persone fisiche, ma figure in cartapesta realizzate a grandezza naturale.