La Grotta Azzurra di Mel, situata nella provincia di Belluno, è un piccolo gioiello nascosto che si può raggiungere con una passeggiata di 30 minuti partendo dal Castello di Zumelle. Questo percorso, adatto a tutti, compresi i bambini, offre la possibilità di attraversare un ambiente naturale suggestivo lungo il torrente Rui, fino a raggiungere la Grotta Azzurra stessa.
La grotta è una piccola cavità nella roccia da cui sgorga l’acqua che alimenta il fiume e forma bacini d’acqua dal colore smeraldo.
Cosa tratteremo
Il sentiero tra Grotta Azzurra di Mel e Castello di Zumelle
Il sentiero che collega la Grotta Azzurra di Mel al Castello di Zumelle offre un’esperienza di trekking unica, immersa nella natura selvaggia e nella bellezza scenica del territorio. Partendo dal Castello di Zumelle, l’unico punto di parcheggio disponibile, si può intraprendere un percorso affascinante attraverso i boschi, impreziosito da installazioni artistiche realizzate da artisti locali.
Il sentiero è ben segnalato e immerge immediatamente i visitatori in un’atmosfera magica. Lungo il tragitto, è importante prestare attenzione alle pietre del letto del fiume Rui, che possono essere scivolose a causa di alghe e muschio, specialmente se non si indossano scarpe da trekking adeguate. Al termine del sentiero, tra le rocce stratificate, emerge la Grotta Azzurra, caratterizzata dai suoi colori distintivi che vanno dal blu al verde e dalla sua piccola cascata. Per tornare indietro, si può percorrere lo stesso sentiero o, per chi desidera prolungare la passeggiata, proseguire fino alla strada asfaltata, dove è possibile ammirare la solitaria Chiesa di San Donato di origine longobarda.
Il percorso ha una lunghezza totale di 1900 metri e una durata di circa 45 minuti, con un dislivello di 130 metri sia in salita che in discesa. La difficoltà è considerata intermedia, rendendo il sentiero accessibile a escursionisti con un livello di esperienza moderato. Questo itinerario rappresenta una splendida opportunità per esplorare uno degli angoli più suggestivi e meno conosciuti del Veneto, offrendo ai visitatori un’esperienza di trekking ricca di natura, arte e storia.
Dopo la Grotta Azzurra di Mel, Visita al Castello di Zumelle
Il Castello di Zumelle è una struttura storica che risale all’epoca romana, essendo stato originariamente una torre di avvistamento costruita intorno al 46-47 d.C. Questa costruzione sorgeva in una posizione strategica per controllare i transiti di un’importante arteria stradale attraverso il passo di Praderadego.
Secondo la leggenda, il castello fu rifondato da Genserico, uomo fidato di Amalasunta, regina degli Ostrogoti. Il nome “Zumelle” deriva da una storia che narra di due gemelli nati dal matrimonio di Genserico con l’ancella Eudosia.
Nel corso dei secoli, il castello passò attraverso varie mani fino a essere acquistato dal Comune di Mel nel 1872. Nel XX secolo, il castello è stato restaurato ed è oggi uno dei meglio conservati nella Valbelluna.
Il Castello di Zumelle si presenta oggi ben conservato, con il suo nucleo centrale circondato da un profondo fossato scavato nella roccia. Il castello, accessibile attraverso una strada che si arrampica lungo il pendio, include una torre alta 36 metri a pianta quadrangolare e una cappellina dedicata a San Lorenzo situata sul lato nord delle mura.
Periodo migliore per andare a Grotta Azzurra di Mel
Il periodo migliore per visitare la Grotta Azzurra a Mel è generalmente la tarda primavera o l’inizio dell’estate, quando il clima mite e soleggiato della regione del Veneto offre condizioni ideali per esplorare. Durante questi mesi, le temperature sono piacevoli e la natura circostante è in pieno rigoglio, offrendo un paesaggio vivace e colorato che arricchisce l’esperienza della visita. Inoltre, evitando i mesi più caldi dell’estate, si può godere della grotta con meno affollamento, permettendo una esplorazione più tranquilla e personale.
Tuttavia, è sempre consigliato verificare le condizioni locali e gli orari di apertura prima di pianificare la visita, poiché possono variare a seconda della stagione e di altri fattori locali.