È stata dichiarata dall’UNESCO coma la Città Creativa ed è nota per le industrie tessili che da secoli ne punteggiano il centro. Si tratta di Biella, la città piemontese situata all’ombra delle Alpi Biellesi, non lontano dal confine con la Valle d’Aosta.
La città, dove sono nati marchi di abbigliamenti del calibro di Fila, Cerruti ed Ermenegildo Zegna, vanta un importantissimo patrimonio storico, fatto di chiese, palazzi e edifici parte di quell’archeologia industriale molto presente a Biella.
La città si divide in due parti: c’è la Biella Bassa, più a valle e la Biella Alta a 480 m di altezza. Quest’ultimo è il nucleo più antico nato sui resti della Bugella citata per la prima volta nell’826 d.C.
Cosa tratteremo
Cosa vedere a Biella Bassa
Biella Bassa ha il suo monumento principe nel Duomo di Santo Stefano e di S. Maria Maggiore, che mostra al visitatore la sua bella facciata gotica della prima metà dell’800. L’interno, assai luminoso, si caratterizza per la presenza di numerosi trompe-l’œil e di affreschi del XV secolo.
Tra il Palazzo Oropa e lo stesso Duomo, sorge il Battistero di San Giovanni Battista in chiaro stile romanico-lombardo. Si distingue per il materiale di recupero di epoca romana di cui è stato costruito, con un bassorilievo raffigurante un putto e un Ercole infante che ne decora la lunetta sopra il portale d’ingresso. Per ammirare gli affreschi trecenteschi all’interno, è necessario passare per la sagrestia del Duomo di Biella.
Proprio davanti al Battistero ecco svettare il Campanile di Santo Stefano, alto ben 50 m. Nonostante il nome, non ha nulla a che fare con l’omonimo Duomo. Esso faceva parte di un’antica pieve oggi scomparsa. Il campanile è un’opera imponente ingentilita dalla presenza di finestre monofore, bifore e da feritoie.
A Biella Bassa si trova anche la Basilica di San Sebastiano, nel cui chiostro ha sede il Museo del Territorio Biellese. Sono moltissimi i reperti qui conservati, alcuni provenienti dalla necropoli di Cerrione e dalle palafitte di Viverone dichiarate Patrimonio dell’Unesco, senza dimenticare la tela Riflessioni del Longoni.
Vale la pena visitare anche un altro museo, ossia il Fondazione Fila Museum, dedicata al marchio di abbigliamento sportivo nato a Biella nel 1911. Molti cimeli qui conservati sono legati a quegli atleti che hanno trionfato indossando proprio capi Fila, come ad esempio Alberto Tomba, Boris Becker e Bjorn Borg.
Prima di lasciare Biella Bassa, si consiglia di recarsi presso Mosca 1916, una bottega storica dove è possibile acquistare cibi tipici della città, dalla carne paletta biellese, ai formaggi Murtarat e Macagn, fino alla birra Menabrea e al dolce Pan d’Oropa.
Alla scoperta di Biella Alta e dei dintorni della città
Piazzo è la parte alta di Biella ed è facilmente raggiungibile in appena 10 minuti con la funicolare. È qui che sorgono i palazzi più eleganti e caratteristici della città. Si pensi ad esempio al Palazzo Ferrero con la sua torretta ottagonale, al Palazzo Gromo di Ternego e al Palazzo La Marmora. Quest’ultimo possiede un giardino panoramico con vista su tutta Biella, proprio come il Palazzo Gromo Losa.
Il cuore di Biella Alta è Piazza Cisterna, dove un tempo si svolgeva il mercato cittadino e dove si possono ammirare ancora gli eleganti portici medioevali. Sulla piazza si affaccia la Casa dei Teccio e il Palazzo Cisterna.
Piazzo abbonda di antichi edifici industriali, soprattutto nel rione Vernato, dove si si trovano il cinghificio Magliola e Casa Masserano, un palazzo cinquecentesco tardo-gotico. Sulla facciata di questo edificio si possono scorgere ancora la sinopia raffigurante l’om salvej e affreschi di San Sebastiano, San Rocco e della Madonna col Bambino.
Simbolo della tradizione industriale di Biella sono anche l’ex conceria Varale e la Casa della Sindone, facilmente riconoscibile dalle travi in legno della facciata, che non fanno altro che accentuare il suo aspetto medioevale. L’affresco del XVII secolo, presente sopra l’ingresso, raffigura un sudario tra le mani di San Filippo Neri.
Nei dintorni di Biella ci sono moltissimi luoghi meritevoli di visita, a partire dal Santuario di Oropa che, assieme alle 19 cappelle del Sacro Monte di Oropa e all’omonimo sentiero, forma un complesso spettacolare dichiarato Patrimonio dell’UNESCO e incastonato in un fantastico anfiteatro naturale.
Non lontano da Biella c’è poi il borgo di Candelo, un ricetto medioevale dove il tempo si è fermato. Questo è cinto da mura punteggiate da torri di difesa, con stradine chiamate rue, case fatte di ciottoli (le cellule) e il Palazzo del Principe (una casatorre del ‘400).
Tra i luoghi da visitare nei dintorni di Biella c’è anche il Lago di Vivarone, formatosi nella lontanissima era quaternaria e vero e proprio scrigno di tesori dell’età del Bronzo, ma anche la Riserva Naturale delle Baragge. Questa è un’area naturalistica che, tra vaste pianure e la brughiera, ricorda vagamente una piccola savana, proprio nel cuore del Piemonte.