Cordovado, con i suoi 2700 abitanti, è considerato uno dei borghi più belli e affascinanti di tutto il Friuli Venezia Giulia.
Il suo nome deriva dalle parole latine Curtis e Vado, che stanno a indicare un grande complesso agricolo sul guado del fiume Tagliamento, oggi situato a diversi chilometri di distanza dal paese.
Di seguito, andremo a vedere qual è la storia che ha caratterizzato Cordovado e quali sono i luoghi di maggiore interesse da visitare.
Cosa tratteremo
Cosa vedere Cordovado
Cordovado ha radici molto antiche, risalenti addirittura all’epoca romana. La sua nascita, infatti, è avvenuta in seguito all’edificazione di un “castrum” romano, che serviva per difendere un guado del fiume sulla via Augustea.
Molti sono i luoghi di culto che caratterizzano questo borgo e le cui origini risalgono a diverse epoche storiche.
L’antica Pieve di Sant’Andrea, una piccola chiesa con un’unica navata, ad esempio, pare risalga al IV o V secolo e le opere d’arte racchiuse al suo interno appartengono a un periodo che va dal ‘400 al ‘700.
Il Santuario della Madonna delle Grazie, invece, rappresenta un luogo di culto creato in seguito alle apparizioni della Vergine Maria nel 1603 ed è costituita da uno stile prettamente barocco.
Da menzionare, inoltre, sono il convento francescano di Santa Maria di Campagna, la Chiesa di San Girolamo e quella di Sant’Antonio Abate.
Cordovado è famosa anche per la presenza di diversi palazzi nobiliari, come il Palazzo Agricola, Palazzo Ridolfi o Palazzo Cecchini, molti dei quali conservano al loro interno degli affreschi risalenti al ‘700.
Il Castello di Cordovado
Il Castello di Cordovado, situato nel viale principale del centro storico, pare rappresenti la prima costruzione effettuata in questo borgo e diventò di proprietà di diversi personaggi nel corso dei secoli. Ad esso è annesso anche un parco molto ampio creato dal conte Sigismondo Freschi.
Il castello fu costruito intorno all’XI secolo per difendere la zona dall’invasione degli Ungari. La sua posizione geografica e il fatto che si trovava in prossimità di un guado del fiume Tagliamento, ne determinò la notevole importanza. A conferma di ciò, infatti, il castello di Cordovado diventò residenza estiva sussidiaria dei vescovi di Concordia.
Ad oggi, della struttura originaria, rimangono solo le due torri scudate e una porzione delle mura, ovvero le uniche parti che riuscirono a rimanere intatte in seguito al terremoto del 1511 che provocò diversi crolli.
Il parco letterario dedicato a Ippolito Nievo
Il parco letterario presente a Cordovado è dedicato a Ippolito Nievo. Questo luogo è caratterizzato da ben 4 zone che hanno ispirato lo scrittore, in particolare per la creazione del romanzo “Confessioni di un italiano” che ha saputo donare una fotografia del Risorgimento italiano.
Questi quattro luoghi partono da Cordovado e arrivano fin al vicino paese di Sesto al Reghena; sono suddivisi in:
- casa Provedoni,
- vecchio Duomo,
- mulini di Stalis,
- fontana di Venchiaredo.
Tali aree possono essere considerate come delle vere e proprie fonti di ispirazioni per Ippolito Nievo, che ha cercato di salvare con armonia ogni elemento di natura, costruzione artistica e memoria storica del luogo.
Il palio di Cordovado
Nel Friuli Venezia Giulia, grazie al Palio di Cordovado, vi è una storica rievocazione che si svolge la prima domenica di settembre.
A sfidarsi sono i quattro rioni: Borgo, Saccudello, Suzzolins e Villa Belvedere.
Le celebrazioni si svolgono in un clima che sembra rievocare un passato molto antico. Gli sbandieratori, il battito dei tamburini e i giochi medievali arricchiscono e animano le strade del borgo.
Il palio di Cordovado, dunque, risveglia quelli che sono stati i fasti antichi, dando vita a una serie di banchetti storici, personaggi travestiti con costumi medievali, fuochi notturni, danze e case ornate a festa.
Particolarmente sentita è la Notte dei Bifolchi, in cui tra le taverne e le osterie del luogo si possono assaggiare i vini locali e carni deliziose, accompagnate dalla tradizionale zuppa del bifolco.
Una festa, dunque, dura ininterrottamente per 24 ore e vede il suo culmine cruciale la domenica mattina alle 10, quando il Palio e i Rioni ricevono la benedizione con la santa messa officiata presso il Duomo di Sant’Andrea.
Come arrivare a Cordovado
Chi ha desiderio di recarsi al borgo di Cordovado può raggiungerlo spostandosi in auto.
Il centro, infatti, è distante poco più di dieci minuti da Portogruaro, imboccando da lì la strada provinciale SP463.
In alternativa, è possibile prendere il treno anche se la stazione di Cordovado-Sesto si raggiunge solo prendendo la coincidenza da Portogruaro, oppure si può optare di scendere direttamente a Portogruaro e raggiungere il borgo con l’autobus.