Per chi ha organizzato un viaggio in Abruzzo ed è un appassionato dell’esplorazione e del trekking, deve assolutamente visitare la Cascata di Cusano. Un luogo magnifico e completamente immerso nella natura, privo di ogni contaminazione umana.
Questa cascata, alimentata dal corso d’acqua proveniente dall’Eremo di Santo Spirito a Majella, è un piccolo angolo paradisiaco, un’oasi immersa nella fitta boscaglia.
Per raggiungere la Cascata di Cusano è necessario seguire un percorso accidentato abbastanza impegnativo, ma la bellezza del luogo vale la fatica. Inoltre, è una valida alternativa per rinfrescarsi durante le torridi estati italiane.
Cosa tratteremo
Come raggiungere la cascata di Cusano in Abbateggio
Per arrivare alle Cascate di Cusano occorre raggiungere il comune di Abbateggio, un paesino abruzzese in provincia di Pescara di circa 360 abitanti.
Il percorso per le Cascate parte proprio da qui. Una volta parcheggiato appena fuori da Abbateggio, in una zona piena di ulivi, si comincia la traversata del bosco seguendo un piccolo sentiero bianco. Purtroppo, non esistono segnaletiche appropriate per i sentieri da percorrere per raggiungere la destinazione, ma sono presenti delle indicazioni apposte su cartelli e alberi.
Alla fine della discesa svolta a destra e, imboccando un piccolo sentiero, potrai raggiungere il Torrente Capo La Vena. In totale, dal parcheggio vicino all’uliveto fino al letto del torrente ci sono 45 minuti di percorso. Da questo punto in poi ci si spinge verso un canyon che diventa man mano sempre più stretto.
Bisogna superare rocce, attraversare ruscelli e infine immergersi nelle acque gelide di una vasca naturale dell’altezza di un metro e quaranta circa per raggiungere la destinazione.
Una volta arrivati a traguardo lo spettacolo è di una meraviglia unica. Tutta la fatica viene ripagata da questo piccolo angolo di paradiso. In questa spiaggia caraibica con acqua cristallina nel cuore dell’Abruzzo è possibile ricaricare le proprie energie, scattare alcune foto paesaggistiche e godere della tranquillità di un posto in cui la natura è padrona indiscussa.
Cosa portare per l’escursione verso la Cascata di Cusano
Raggiungere la cascata di Cusano non è molto agevole. È infatti molto importante avere dimestichezza con l’escursionismo, perché il percorso è decisamente impervio.
La prima regola se è quella di procurarsi un comodo zaino da trekking non troppo pesante. È impensabile, infatti, viaggiare senza una borsa. A causa della fatica fisica necessaria per raggiungere la destinazione è fondamentale portare con sé una borraccia d’acqua di almeno 1.5 l e qualche piccolo snack energetico. Inoltre, essendo una zona incontaminata, non si trovano bar in prossimità delle cascate e l’acqua della vasca naturale non è potabile.
Quanto all’abbigliamento si consiglia di indossare t-shirt e pantaloncini in materiale tecnico e scarponcini da trekking di tessuto impermeabile. Questi consentono di attraversare agevolmente le zone di fango e la parte del ruscello. Ricordati di prendere delle calze di ricambio, così da evitare delle fastidiose vesciche ai piedi.
Per agevolare il trekking in discesa/salita può essere utile portare dei bastoncini telescopici, un valido aiuto per sostenere le articolazioni durante questo impervio percorso.
Non può ovviamente mancare il costume da bagno per la nuotata fino alla piccola spiaggia della cascata e un telo mare.
Se si possiede è consigliabile portare la macchina fotografica, vale davvero la pena fissare in una fotografia uno scorcio di natura così suggestivo.
A questo punto non manca nulla, la lista delle cose da portare è completata. Tutto il resto è superfluo e si può tranquillamente lasciare a casa.
Divieti & Pericoli
Purtroppo però è doveroso specificare che la visita per la cascata è attualmente vietata. Vi è infatti il pericolo che possano distaccarsi dei massi e causare pericolosi eventi franosi, come avvenuto nel 2018. Le autorità competenti sono in continuo lavoro e si è in attesa che venga ripristinata la sicurezza. È necessario quindi informarsi presso il Comune di Abbateggio sulla rimozione del divieto e l’aperura al pubblico di queste aree prima di organizzare la propria escursione alle cascate.