La Grecia è sinonimo di antichità e di una storia che affonda le radici in un passato lontanissimo, dove mitologia e storia si fondono insieme.
La terra ellenica custodisce siti archeologici dal valore inestimabile, come l’Acropoli di Atene, Delos, il Palazzo di Cnosso e i resti di Micene e di Olimpia. Questi ultimi sorgono nel Peloponneso, a due passi dalla costa ionica, a largo della quale sorge l’arcipelago delle Isole Ionie, tra le quali spicca Zante. Qui nacque il grande poeta italiano Ugo Foscolo, che proprio all’isola dedicò una delle sue più famose poesie, A Zacinto.
“Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque Venere…”. Questi sono alcuni dei versi più esplicativi dell’ode di Foscolo riferiti alla bellezza dell’isola, il cui simbolo principale è la Spiaggia del Relitto, una delle più belle meraviglie naturali di tutto il mondo.
Cosa tratteremo
Curiosità sulla Spiaggia del Relitto a Zante
La Spiaggia del Relitto, chiamata anche Navagio Beach (la parola greca navagio significa appunto naufragio) è tra gli arenili più belli e fotografati del pianeta. Si trova sulla costa occidentale dell’isola di Zante, nel Mar Ionio e proprio davanti al Peloponneso. Si tratta di una spiaggetta composta da sabbia e sassolini bianchi ed è incastonata nei meandri di un promontorio candido, dai fianchi così ripidi da rendere impossibile raggiungere la spiaggia da terra. L’unico modo per arrivare sulla Spiaggia del Relitto è in barca, partendo dai porti di Zante, da Aghios Nikolaos oppure dal più vicino porticciolo di Porto Vromi, distante appena 20 minuti di navigazione.
Il mare che bagna questo arenile da sogno è di un azzurro che sembra quasi artificiale. Il motivo che si cela dietro queste magiche sfumature è legato alla presenza di sorgenti sulfuree che rendono il mare una vera meraviglia.
Il nome della spiaggia più celebre di Zante è legato al relitto di una nave presente qui da anni, arrugginito e ricoperto dalla sabbia. Ormai sembra una sorta di gigante che veglia sulla spiaggia, al fine di preservarne la bellezza. Si tratta della MV Panagiotis, una nave partita dalla Turchia che trasportava liquori e sigarette di contrabbando. Era il 1983 e navigava alla volta dell’Italia, quando le condizioni meteo in peggioramento costrinsero l’imbarcazione a riparare per la notte nella baia di Agios Georgiou Sta Gremna. In passato era solo un’insenatura e non vi era alcuna spiaggia sabbiosa.
Il mattino seguente, però, una secca impedì alla nave, peraltro inseguita dalla Guardia Costiera Greca, di riprendere in mare. La nave fu quindi abbandonata nella baia creando, con la sua imponente presenza, una sorta di risacca che col tempo ha dato vita alla splendida Navagio Beach.
Dalla Spiaggia del Relitto alle altre bellezze di Zante
Il momento migliore per visitare la Spiaggia del Relitto è al mattino presto, quando è meno affollata di turisti. Per chi invece vuole godere della bellezza dell’arenile greco dall’alto, allora bisogna procedere a piedi. La strada da percorrere è quella che collega i borghi di Anafonitria e Volimes, passando anche per il bel Monastero di San Giorgio. Si arriva così a un belvedere naturale sospeso nel vuoto, che regala la vista più bella sulla Spiaggia del Relitto, che dall’alto appare quasi come un antico covo di pirati.
Raggiungere Zante per visitare la splendida Navagio Beach permette anche di visitare le altre bellezze dell’isola, in passato teatro di memorabili scontri tra Sparta e Atene. Ad esempio, sulla stessa costa occidentale dell’isola sorge la bella Baia di Porto Limnionas, ma altrettanto bella è la spiaggia di Lemni Kerioù. Quest’ultima si trova non lontano dalle Grotte di Kerì (dal nome del borgo che ospita la più grande bandiera greca del Paese) e dagli splendidi faraglioni di Mizithres, che si ergono come due ciclopi dal mare.
Da vedere a Zante anche le Blue Caves, che a molti ricorderanno la Grotta Azzurra caprese. Pittoreschi archi in calcare permettono l’accesso a queste cavità ricolme di acque color smeraldo. Vi si può arrivare via mare oppure a piedi, partendo dallo scenografico Faro di Capo Skinari.
Per fare un tuffo nella storia dell’isola si consiglia di visitare i resti del Castello di Bochali, che domina dall’alto la città di Zante e le suggestive rovine di Panagia Skopiotissa, un monastero che si trova sul fianco del monte Skopòs, a due passi da Argasi.