Uno dei Paese europei più visitati è la Spagna, e l’Andalusia è una delle sue regioni più affascinanti. È infatti questa la terra del flamenco e dei gloriosi toreri, con città splendide che recano ancora i segni del passato islamico. Si pensi ad esempio alla Real Alcázar di Siviglia, all’Alhambra di Granada e all’Alcazaba di Almeria.
Ci sono poi i pueblos blancos, visitabili percorrendo la Ruta de Los Pueblos Blancos e poi Ronda, considerata una delle più belle città non solo dell’Andalusia, ma dell’intera Spagna.
Cosa tratteremo
Ronda, la città ammirata da Dumas e Hemingway
Chiamata anche Città dei Castelli, per via dell’originario nome dato alla città nel 713 dagli arabi, Ronda sorge nella provincia di Malaga, vicino alla Costa del Sol, a Marbella e al Parco Naturale Sierra de Las Nieves. Conserva ancora resti delle mura di epoca islamica, sulle quali si aprivano porte tra le quali quella dell’Almocar, circondata da torrioni semicircolari e risalente al XIII secolo.
Ciò che rende Ronda un vero gioiello da scoprire in occasione di un viaggio in Spagna è la Ciudad araba ancora perfettamente conservata. Sorge in cima alla gola di El Tajo, a 200 m. di altezza, su una rupe letteralmente spaccata in due da una profonda fenditura che domina il corso del fiume Guadalevìn.
Ronda è quindi divisa in due, la parte più antica da una parte e la città moderna dall’altra. Il Puente Viejo, a due passi dai Jardines de Cuenca, il Puente de San Miguel e l’iconico Puente Nuevo, costruito nel 1793 e alto 100 m. Quest’ultimo è uno dei simboli di Ronda.
Un altro dei luoghi più iconici di Ronda è Plaza de Toros. Sono in molti a considerarla come la culla della corrida, sede di scuole di toreri e della Real Maestranza de Caballeria. La Plaza ospita, infatti, una delle più antiche arene di Spagna, risalente al 1785, e il Museo Taurino, dedicato alla storia della corrida.
A due passi, nel cuore del quartiere Mercadillo, si trova Plaza del Soccorro, che prende il nome dall’omonima chiesa. Non c’è forse luogo migliore per sorseggiare una cerveza rinfrescante prima di rimettersi in marcia alla scoperta delle bellezze di Ronda.
I musei di Ronda e i Bagni Arabi
Piazza Duchessa di Parcent è considerata una delle più belle piazze della città. Su di essa si affacciano il Municipio e la Chiesa di Santa Maria la Mayor, risalente al 1485. Ci vollero ben due secoli per finire la costruzione della chiesa, tanto è vero che l’edificio mostra diversi stili, dal gotico al rinascimentale fino al barocco. Il possente campanile che l’affianca custodisce ancora oggi il mihrab, essendo stata in origine un Minareto.
Non lontano da Piazza Duchessa di Parcent si trova invece il curioso Museo dei Banditi dove, tra documenti e foto d’epoca, si apprende che tra i malfattori che popolavano l’Andalusia vi erano in realtà anche insospettabili toreri e cantanti di flamenco, i quali, come novelli Robin Hood, rubavano ai nobili per sfamare i poveri.
Molto interessante è anche il Museo Municipale sito all’interno del moresco Palazzo di Mondragon, costruito nel 1314 e residenza di Ferdinando e Isabella quando questi si trovavano a Ronda. Qui sono soprattutto i resti di tombe arabe e romane ad attirare i visitatori, oltre agli spettacolari giardini.
A proposito di giardini, non si possono non citare quelli della bellissima Casa del Rey Moro, progettati dal francese Forestiere. Questi giardini sono terrazzati e abbelliti da laghetti, fontane e ceramiche, siti all’ombra di palme, oleandri e cedri.
Dopo una visita alla miniera d’acqua araba custodita nell’edificio e raggiungibile scendendo i 236 gradini di una scalinata scavata nella roccia, non si può concludere la visita di Ronda senza aver visitato i Bagni Arabi. Risalgono al XIII secolo e ricordano molto i classici complessi termali romani, con le camere fredde, calde e tiepide. I soffitti con volte a botte sono splendidi, con tante prese d’aria a forma di stella, per un effetto scenografico assicurato.