Ci sono dei viaggi che più di altri stuzzicano molto la curiosità e la Lapponia è di certo una delle destinazioni più particolari e uniche nel suo genere. Molti la collegano con la patria di Babbo Natale, ma è ovviamente molto più di questo. Si tratta di un’area abbastanza estesa che occupa la parte all’estremo nord della penisola Scandinava fino a sconfinare in Russia ed è abitata dal popolo Sami. Se uno dei vostri sogni più grandi è vedere l’aurora boreale e le temperature quasi polari non vi spaventano vi consigliamo la parte meno turistica della Lapponia svedese.
Munendovi dell’abbigliamento adatto, potrete vivere l’“inverno coi fiocchi” e ai ritmi lenti di luoghi dove la luce solare in questa stagione è davvero pochissima. Nonostante l’abbondantissima neve il traffico non si ferma mai e le auto sono equipaggiate con gli pneumatici invernali adatti. Basta solo muoversi senza fretta guidando con prudenza. Per il resto pensa a tutto Auto Europe, un broker di autonoleggio sul cui portale di comparazione troverete le migliori tariffe invernali per il vostro noleggio auto low cost. A bordo del vostro mezzo avrete accesso a luoghi innevati dove la natura la fa da indiscussa padrona. Gli aeroporti principali per raggiungere questa zona sono Lulea e Kiruna, ma ci sono anche voli da Stoccolma Arlanda su aeroporti minori come Arvidsjaur, Skellefteå, Gällivare o anche collegamenti in treno.
Cosa tratteremo
Lulea
Vi proponiamo ora un itinerario molto completo che per essere fatto con calma necessita di una settimana e mezza, ma ovviamente potrete anche coprirne solo alcune parti, specialmente se avete già trascorso dei giorni nella capitale svedese. Da Lulea, affacciata sul Mar Baltico risalendo verso Kiruna vi potrete fare un’idea molto nitida della ricchezza paesaggistica di questo angolo incantato di mondo.
Lulea dà il benvenuto ai visitatori con un bellissimo centro storico chiamato Gammelstad che dal 1996 è entrato a far parte della lista UNESCO del Patrimonio dell’Umanità. Non aspettatevi però edifici in muratura, bensì un antico villaggio parrocchiale con casette di legno fra cui spicca la Chiesa di Nederluleå.
Per capire meglio com’era la vita un tempo, basta recarsi nel vicino Hägnan Open Air Museum, un villaggio-museo che ne offre uno spaccato molto vivido. Nel Museo Norrbottens potrete apprendere ulteriori informazioni sulla storia, flora e fauna della Lapponia svedese. Nella zona del porto potrete invece farvi una pattinata o un giro in slittino su una estesa pista allestita sulla superficie del mare ghiacciato. Al di fuori dal centro abitato troverete anche strade sul ghiaccio aperte ufficialmente in inverno affinché le auto possano arrivare fino a delle isole normalmente raggiungibili solo in barca.
Lappstaden e Kukkola
Mantendo Lulea come base si possono fare delle interessanti gite giornaliere. A due ore di macchina in direzione ovest presso Arvidsjaur si può visitare Lappstaden, il più antico villaggio parrocchiale Sami della Svezia. Questi insediamenti nacquero per rendere stanziale questo popolo nomade e per far sì che abbandonassero i riti sciamanici convertendosi al Cristianesimo. Ci sono circa ottanta capanne di legno, alcune adibite a magazzino, e che poggiano su delle palafitte per non essere del tutto ricoperte di neve.
E ovviamente una Chiesa in stile neogotico, che venne spostata qui però solo in seguito. In corrispondenza della posizione originaria di questo edificio sacro, presso l’antica canonica, c’è ora un museo molto esaustivo, il Museo Gamla Prästgården, su usi e costumi della popolazione Sami. In seguito per svagarvi potete scegliere una fra le tante attività invernali quali lo sci sia di fondo che di discesa, escursioni su slitte tradizionali trainate da renne o cani husky, più moderne motoslitte, fare ice diving guidando su laghi ghiacciati o pescarci.
Nella direzione opposta, due ore verso est, Kukkola regala un setting un po’ diverso ma non meno pittoresco. Questa cittadina si affaccia su un fiume che segna il confine con la Finlandia ed è un antico paese di pescatori. L’energia elettrica è arrivata presto grazie a dei mulini ad acqua alimentati dalle rapide del fiume. Nel museo della pesca si parla dell’attività principale di questo luogo e della sua storia.
Gällivare e Malmberget
È arrivato però il momento di andare verso nord. A tre ore da Lulea, la città mineraria di Gällivare si presta molto bene per una sosta di una o due notti. Ci sono due chiese, perché quando la popolazione è aumentata con il boom dell’estrazione quella precedente non bastava più.
Il Museo di Gällivare espone in maniera semplice e chiara la storia della città e del territorio circostante. Per vedere come abitavano i minatori potete recarvi nella vicina Malmberget, a breve distanza dalla città, dove il quartiere di Kåkstan con le sue casette in legno funge anche qui da museo a cielo aperto.
Ma i dintorni di Gällivare sono soprattuto un tripudio della natura e ciò non è passato inosservato a livello internazionale. Dal 1996 l’UNESCO ha riconosciuto questa zona come Patrimonio dell’Umanità sotto il nome di “Laponia”. Ne fanno parte i parchi nazionali di Muddus, Sarek, Padjelanta e Stora Sjöfallet, e le riserve naturali di Stubba e Sjaunja.
In queste aree protette la popolazione Sami pratica ancora la pastorizia transumante, portando le mandrie di renne in montagna durante l’estate. L’allevamento di questi animali risale già al XVI secolo. Il punto di partenza ideale per un tour è il paese di Porjus, dove per l’appunto è posizionato un ufficio informazioni.
Jukkasjärvi, Kiruna e altri luoghi meravigliosi
Il viaggio prosegue per Kiruna dove vi conisigliamo di arrivare nel tardo pomeriggio perché alle porte della città, a Jukkasjärvi, si trova il famosissimo IceHotel, un hotel interamente in ghiaccio inaugurato nel 1989 e a tutt’oggi il più grande del mondo della sua tipologia. Pernottare qui è un’esperienza assolutamente da fare se siete stati così coraggiosi da spingervi tanto a nord. Le parti più suggestive sono sicuramente l’IceBar e la IceChapel.
Avvicinandovi a Kiruna, la città più a nord della Svezia, noterete che è dominata da una grande miniera di ferro, la cui attività estrattiva ha fatto cedere il suolo rendendo necessario lo spostamento graduale della città di 3 chilometri. Con una visita guidata potrete scendere di 540 metri nelle viscere della terra e provare come ci si sente a lavorare in miniera. All’uscita riprendete aria camminando per il grazioso centro città dominato da una imponente chiesa in legno. Ma il vero motivo che spinge ad arrivare così vicini al napapiiri, parola svedese per “circolo polare artico”, è la caccia all’aurora boreale, visibile da novembre a marzo, e la volontà di entrare in contatto con una natura ancora più selvaggia e immacolata.
Ed il posto perfetto è il Parco nazionale di Abisko, a poco più di un’ora a nord-ovest di Kiruna. Potete approcciarvi a questa avventura presso il Naturum di Abisko che descrive la flora e la fauna autoctoni per poi mettervi in cammino alla volta dell’Abiskojåkka Canyon e infine raggiungere la famosa Aurora Sky Station, munita anche di bar, dove vi metterete in religiosa attesa dell’aurora boreale.
Il parco è disseminato di percorsi di trekking meravigliosi punteggiati da cascate, fra cui la Silverfallet. Ovviamente non mancano i tour su slitte trainate dagli husky, quelli in motoslitta, e le possibilità di fare arrampicata su ghiaccio, sciare e pescare sul ghiaccio nel lago Torneträsk. Finisce così il percorso che vi abbiamo proposto nella Lapponia svedese, immersi nel silenzio, nella pace e circondati dalla neve, come foste in una favola e lontani anni luce dall’odierna vita frenetica. Saranno sicuramente sensazioni che raramente vi capiterà di riprovare, e nonostante il freddo penetrante avvertirete il vostro cuore caldo e sereno battervi nel petto.