Quando si programma a un viaggio nelle capitali Europee ci sono città che si presentano immediatamente alla mente: Londra Parigi, Berlino, Madrid e Roma naturalmente. Un elenco interessante ma alquanto breve. Dopotutto gli Stati che compongono il Vecchio Continente sono 50 e ognuno, ovviamente, ha una capitale.

Allora per chi ama l’avventura, o ha solo voglia di un viaggio un po’ intrigante, è il caso di allargare i propri orizzonti e inserire nel proprio itinerario destinazioni meno note e meno battute dal turismo. Esplorare queste gemme più o meno nascoste sarà sicuramente una piacevole sorpresa ricca di storia, architettura, curiosità e delizie gastronomiche spesso sconosciute.

Per scoprire 5 capitali europee sottovalutate si potrebbe iniziare pianificando un viaggio a Praga, città abbastanza rinomata nell’ultimo decennio, per poi spingersi sempre dell’Est Europeo toccando capitali ancora tutte da scoprire.

1. Praga, Repubblica Ceca

Praga, capitale della Repubblica Ceca, è caratterizzata dalla presenza del fiume Moldava e da un affascinante centro storico. Spesso è definita anche la “Città delle Cento Torri”, per le tante costruzioni alte con sommità dorata che riflettono i raggi del sole. Cosa visitare in un un viaggio a Praga? C’è il Castello, la Piazza della Città Vecchia con l’orologio astronomico e il Ponte Carlo, da attraversare al tramonto per ammirare il fiume e il castello in una atmosfera romantica. Praga è anche un centro culturale vivace, con numerosi musei, gallerie d’arte e teatri.

2. Bratislava, Slovacchia

Il bel Danubio Blu, il secondo fiume più lungo d’Europa dopo il Volga, passa anche dalla capitale della Slovacchia, Bratislava.  La prima particolarità è quella del suo nome: letteralmente significa “Castello di Braslav”, comandante della Pannonia, ed è stato scelto coinvolgendo i cittadini tramite un concorso pubblico. Questa città sorge in una posizione strategica, tra l’Austria e l’Ungheria, ma questo finora non l’ha aiutata dal punto di vista turistico. Eppure è una città affascinante, con un centro storico dominato da un castello che sorge proprio in centro, regalando l’occasione di godere di viste panoramiche sul fiume. Dal 1993, ovvero da quando la Slovacchia ha ottenuto l’indipendenza, il Castello è anche sede del Parlamento. Infine, Bratislava è famosa per la fervente attività culturale, soprattutto nel settore musicale: è l’occasione per partecipare a concerti e festival.

3. Lubiana, Slovenia

Anche Lubiana (Ljubljana in lingua originale), capitale della Slovenia, ospita un castello che spicca dalla cima di una verde collina che sovrasta la città. Il fiume che la attraversa porta lo stesso nome ed è sovrastato da una serie di ponti che caratterizzano l’intero tessuto cittadino. Tra questi da segnalare il ponte dei Draghi, che prende il nome ovviamente da quattro statue alate che fanno da sorveglianti agli ingressi del ponte ad arco. Per un pomeriggio rilassante, ci si può perdere fra i caffè delle vie cittadine e magari visitare il caratteristico mercato centrale all’aperto, attivo tutti i giorni.

4. Vilnius, Lituania

Perché visitare Vilnius? Perché il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Basterebbe questo per capire che un viaggio nella capitale della Lituania è qualcosa da non perdere; ci si ritroverà a passeggiare in un labirinto di vicoli acciottolati e strette stradine dal sapore antico, fra chiese antiche e cortili nascosti. Fermatevi a visitare la cattedrale dedicata ai Santi Stanislao e Ladislao: risale alla fine del 1700 e riprende in modo tanto fedele lo stile neoclassico da ricordare un tempio greco.

A Vilnius non è rimasto un castello ma la sua presenza è testimoniata dalla Torre di Gediminas, sulla collina nei pressi del centro abitato, sulla quale con orgoglio svetta la bandiera Lituana.

5. Riga, Lettonia

L’UNESCO si è interessato anche di Riga, capitale della Lettonia, definendo anche questo centro storico un Patrimonio dell’Umanità. A renderlo unico è la sua architettura art nouveau affiancata a costruzioni di epoca medievale. Basta andare a Ratskaukums, la piazza del Municipio, per restare incantati dalla varietà e particolarità degli edifici. Il più importante è Casa delle Teste Nere, realizzato nel 1300 ma ricostruito nel 1998 dopo la distruzione a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Sempre in riferimento allo stesso periodo storico c’è il Museo dell’occupazione, ospitato all’interno di un edificio grigio a forma di cubo, che racconta in modo molto diretto un periodo difficile per la città: quello delle occupazioni straniere, prima quella nazista e poi quella sovietica.