Il turismo, per lo meno qui in Italia, è un settore che non va mai in vacanza: se l’estate è sinonimo di mare e villeggiatura, tutto il resto dell’anno è perfetto per visitare le celebri città d’arte, da Roma a Firenze, da Venezia a Bologna, o per un soggiorno-relax in collina.
Musei e monumenti, di certo, non mancano: anzi, per gli appassionati di archeologia, storia dell’arte ed architettura, vi sono innumerevoli occasioni per rimanere incantati di fronte ad un palazzo storico, ai decori di una chiesa o alle rovine di antiche civiltà.
Insomma, come è facile intuire, il settore turistico e culturale offre interessanti opportunità di lavoro a tantissimi ragazzi e ragazze, in particolar modo se laureati in discipline umanistiche (come, appunto, Arte o Scienze Storiche) e in possesso di buone competenze linguistiche.
Oggi, quindi, ci concentriamo su una figura sempre più richiesta sul panorama nazionale: la guida turistica. Una professione stimolante e in costante crescita, che però richiede una formazione adeguata, un’ottima cultura personale e molti altri requisiti.
Scopriamo insieme come si diventa guida turistica nel 2021!
Cosa tratteremo
Chi è la guida turistica?
La guida turistica è la persona che accompagna i visitatori alla scoperta di musei, monumenti, ville e giardini, durante i tour che si tengono nelle città, nelle escursioni presso siti archeologici ed altri luoghi di interesse storico, artistico e culturale.
Le visite possono svolgersi a piedi o in autobus, in comitiva o a piccoli gruppi, e talvolta anche singolarmente. L’attività della guida, quindi, consiste nel coinvolgere i turisti e illustrare loro la storia e le caratteristiche del posto, raccontando gli avvenimenti più significativi, le vite dei personaggi celebri, le tradizioni, le piccole e grandi curiosità.
Attenzione, però, a non confondere la figura della guida turistica con quella dell’accompagnatore turistico: la prima, infatti, lavora principalmente nei contesti che abbiamo menzionato (gallerie, musei, teatri, ecc.), mentre la seconda ha il compito di assistere il gruppo durante tutte le fasi del viaggio, dall’arrivo fino alla partenza.
Requisiti per diventare guida turistica
L’ordinamento italiano prevede che l’attività di guida turistica possa essere svolta solamente da chi ha conseguito l’abilitazione – ossia il cosiddetto «patentino» – e risulta, quindi, iscritto in un apposito elenco di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Per ottenere la qualifica, è necessario superare un Esame di Stato, le cui sessioni si tengono con cadenza biennale nelle sedi e date stabilite dalle varie Regioni.
Come si svolge l’Esame di Stato?
L’Esame di Stato per aspiranti guide turistiche si articola in tre prove:
- una prova scritta, durante la quale i candidati devono rispondere a domande su: storia dell’arte, legislazione e organizzazione turistica italiana (e locale)
- una prova orale, durante la quale vengono affrontati nuovamente i temi della prima prova e che si conclude con la verifica delle competenze linguistiche
- una prova tecnico-pratica, che consiste in una simulazione della visita guidata
I requisiti per partecipare all’esame sono due:
- maggiore età
- diploma di laurea triennale in storia dell’arte (o altre discipline umanistiche/linguistiche)
Come lavora la guida turistica?
Le guide turistiche possono trovare impiego nel pubblico o presso associazioni culturali, fondazioni e società private che si occupano di gestire musei e attrazioni in genere.
Il più delle volte, però, la guida – come l’accompagnatore turistico – lavora in autonomia, su chiamata o incarico da parte di agenzie e tour operator, oppure completamente “in proprio”, e cioè rivolgendosi direttamente a comitive e turisti.
Nel secondo caso, non percepisce uno stipendio mensile, bensì viene pagata per singola prestazione (con una media nazionale che oscilla tra 35 e 50 € l’ora) o a giornata (con un compenso che può arrivare anche a 300-350 €). Se l’attività si svolge in maniera continuativa, superando i 30 giorni l’anno per committente o, comunque, ripetendosi con regolarità (ad es. ogni primo week-end del mese), la guida deve aprire la P. IVA.
L’inquadramento previsto è libero-professionale, motivo per cui la procedura può essere completata online, nel giro di 24 ore, ricorrendo ad uno dei vari servizi disponibili in Rete – vedi, ad esempio, Fiscozen – senza costi extra rispetto all’abbonamento annuale.