Firenze è riconosciuta come una delle città più affascinanti del mondo. Definita “la culla del Rinascimento“, non teme confronti. Tra le vie della centro si respira ancora l’essenza del passato glorioso, la sua antica magnificenza, l’arte all’ennesima potenza.

Se si chiedesse a un fiorentino quali siano i luoghi più amati della città, citerebbe, con tutta probabilità, Boboli, Piazzale Michelangelo e il Giardino di Villa Bardini. Si tratta di tre spazi all’aperto che interpretano alla perfezione l’ideale fiorentino di bellezza naturale.

Mentre i primi rappresentano alcune delle mete privilegiate dai visitatori, Villa Bardini e i suoi spettacolari Giardini sono spesso tralasciati dai turisti.

Così, “Villa Belvedere”, oggi rinomato polo culturale, resta al riparo dalla folla, proponendosi come vero e proprio angolo di paradiso, presso il quale godere di un silenzio incantato.

I Giardini di Villa Bardini

giardino villa bardini

Il complesso sorge in zona d’Oltrarno, sulla sponda sinistra dell’Arno, che, originariamente, era la prima periferia di Firenze: un’ area collinare, a uso prevalentemente agricolo.

Incamerata dall’espansione urbanistica della città entro la cinta murarie, cominciò ad assumere la configurazione attuale nel XV secolo. In questo periodo si insediarono qui alcuni nobili fiorentini, scegliendola per le residenze di svago. I cosiddetti “Casini della Delizia” erano luoghi di pregio, caratterizzati da giardini, in parte coltivati.

Su tale idea si sviluppò anche l’attuale Villa Bardini, storica proprietà della Famiglia Mozzi, passata, nel 1800, a Giacomo Le Blanc.  Quest’ultimo aggiunse, al tipico stile del giardino all’italiana, dettagli di gusto anglosassone e orientaleggiante che lo resero davvero unico.

Esauritasi la discendenza diretta della famiglia Mozzi, il complesso fu acquistato dai Principi Carolath-Benten, che incrementarono gli ornamenti in stile vittoriano, inserendo dettagli pittoreschi.

Nel 1913, tutta l’area venne acquistata da Stefano Bardini, “il principe degli antiquari” e con lui ne venne definita la sceneggiatura finale. Furono costruiti i viali che collegano i vari edifici e studiate soluzioni che sfruttassero la naturale posizione panoramica.
Bardini ne fece uno dei luoghi più esclusivi di Firenze, presso il quale era solito accogliere ospiti e ricchi clienti.

Nel 1965 morì l’ultimo erede e l’area cadde in un desolante abbandono, dal quale a importanti associazioni e collaborazioni. È stata dunque effettuata un’importante opera di restauro, restituendo ai giardini il loro originale splendore. Per questo motivo,  sono stati degni di menzione presso l’European Garden Heritage Network.

Il Giardino dei tre Giardini

statua nel giardino in villa bardini

Il parco di Villa Bardini è contraddistinto da un insieme equilibrato composto più stili di giardino.

La zona centrale è occupata dal meraviglioso giardino all’italiana che conduce alla Loggia del Belvedere, con spazi perfettamente delineati e linee precise che culminano nella scenografica scalinata barocca, contornata da piante di iris.

A ovest, si staglia il boschetto all’inglese, con quegli elementi esotici che lo rendono un raro esempio di giardino anglo-cinese.

Sull’altro versante, invece, si estende il parco agricolo coi giardini di alberi da frutto.

Nella parte più bassa, più vicina a Boboli, è stato realizzato, sfruttando una conca naturale del terreno, un teatro semicircolare. Per raggiungere questa zona si imboccano i vialetti che portano alla KaffeeHaus identica a quella presente nell’altro parco e si incontrano serre, limonaie, grotte e cascate naturali.

Collezioni botaniche

I fiori e le piante sono la vera ricchezza del giardino: specie e varianti del territorio si alternano a fiori esotici, specie rare e alberi antichi.
Le rose, presenti in infinite varietà e colorazioni, sono dislocate un po’ ovunque; le mura, invece, sono contornate da camelie e tutto il prato è disseminato di felci e graminacee.
Le ortensie, invece, fanno da contorno allo spettacolare pergolato ricoperto di glicine che fiorisce tra aprile e maggio.

Accessibilità

Per accedere ai giardini sono presenti due distinti ingressi: uno a monte da Via dei Bardi e uno a valle, su Costa San Giorgio.

Data la naturale conformazione del terreno, la visita può rivelarsi difficoltosa per i disabili ed è consigliabile contattare la segreteria, prima dell’arrivo.

Il giardino è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00 con ultimo ingresso consentito alle 19:00. Rimane chiuso ogni primo e ultimo lunedì del mese, salvo aperture straordinarie, in base al calendario degli eventi.

É possibile prenotare ingressi per gruppi e visite guidate. La durata è molto variabile: tutto il giardino può essere visitato in circa un paio d’ore, trattandosi di un itinerario di circa 7 km. Tuttavia col biglietto giornaliero sarà possibile soggiornare l’intera giornata e visitare, in concomitanza, anche il Giardino di Boboli.

Il costo dell’ingresso è di €11, ma sono previste riduzioni ed è completamente gratuito per i minorenni, il personale scolastico, gli studenti, i portatori di handicap e tutti i residenti e per tutti, ogni prima domenica del mese.
Non sono assolutamente ammessi animali.