Palenque è un sito archeologico tra i più noti e importanti di tutto il Messico e la sua straordinaria posizione, nel fitto della giungla, ne accresce fascino e mistero.
Palenque vuol dire letteralmente “luogo circondato da una palizzata”, nome che farebbe pensare a qualche sistema difensivo ideato per proteggere la città da eventuali aggressori. Anticamente, era nota anche come città delle frane o dei serpenti. Il sito di Palenque è stato dichiarato patrimonio UNESCO nel 1987, in virtù della bellezza e dell’importanza delle testimonianze antiche qui custodite. Tuttavia, non sono da meno i siti naturalistici presenti nelle sue immediate vicinanze, tra cui alcune cascate a dir poco spettacolari.
Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere, prima di partire per un’indimenticabile avventura!
Cosa tratteremo
Come arrivare a Palenque
Palenque è una delle destinazioni più note del Chiapas e del vicino Yucatan. Durante i tour organizzati, viene spesso considerata una tappa intermedia tra San Cristóbal de Las Casas e Merida o Campeche.
Si consiglia di optare sempre per i bus organizzati dalle compagnie di viaggio. Al contrario, ai turisti è sconsigliato viaggiare a bordo di auto prese a noleggio. Il pericolo, infatti, seppur negli ultimi anni la situazione sia migliorata, è di essere assaliti da malintenzionati e rapinatori. La scelta migliore che si possa fare è quella di affidarsi alle agenzie di viaggio che operano in zona. Queste, infatti, conoscono alla perfezione il territorio, nonché le strade più comode per condurre i turisti a destinazione senza correre rischi inutili.
Cosa vedere a Palenque
La cittadina di Palenque fu fondata nel 1567 dal missionario e padre domenicano Pedro Lorenzo de la Nada. Ovviamente, Palenque è nota soprattutto per la presenza del sito archeologico, la cui visita è assolutamente raccomandata a tutti coloro che si trovano in questa parte di Messico.
Palenque, insieme a Calakmul e Tikal, fu una delle località più importanti della civiltà Maya. Venne fondata durante il III secolo d.C. e fu portata alla luce solo nel 1952, dall’archeologo francese Alberto Ruz Lhuillier, il quale scoprì la sepoltura di Pakal, meglio noto come Pakal il Grande. Costui, fu il più noto re Maya e il suo regno fu uno dei più longevi in assoluto. Visse tra il 603 e il 683.
Nell’area archeologica è possibile compiere un percorso ad anello che consente di raggiungere tutti gli edifici finora riportati alla luce. La città copre una superficie complessiva di 16 kmq. Sebbene siano stati censiti più di 200 edifici, buona parte di questi è ancora ricoperta dalla vegetazione.
Da non perdere il Tempio delle Iscrizioni, risalente al 675 e considerato il monumento funebre del re Pakal. Di uguale importanza e bellezza anche El Palacio, costituito da più edifici collegati tra loro, il Tempio del Leone e il Gruppo delle Croci. Quest’ultimo prende questo nome in quanto è formato dal Tempio del Sole, dal Tempio della Croce e dal Tempio della Croce Fogliata.
Tutte queste strutture farebbero pensare a un’area cerimoniale, ipotesi sostenuta da molti studi, che scarterebbero la possibilità che il popolo Maya vivesse qui. L’area archeologica è aperta e fruibile tutti i giorni e il biglietto costa circa 80 pesos, ovvero 3,60 euro.
Il Parco di Palenque
Gli amanti del trekking e dell’avventura non dovrebbero fare a meno di una passeggiata nel parco circostante. L’unica raccomandazione è di non smarrire il sentiero principale e di restare sempre vicino agli altri turisti. Percorrere questo tratto di foresta offre la possibilità di incrociare le scimmie urlatrici e molte altre specie animali da vicino.
Il sentiero è segnalato alla perfezione e non presenta alcun punto critico. La passeggiata dura circa due ore e sfiora un meraviglioso tempio Maya immerso nel fitto della giungla. Il sentiero costeggia alcuni corsi d’acqua, pertanto si raccomanda di indossare scarpe comode e dotate di un buon grip. Le piogge, infatti, sono molto frequenti e rischiano di rendere il percorso poco agevole. Un’atra cosa da tenere a mente è di non toccare la vegetazione con le mani, poiché in zona abbondano le piante velenose.
Cosa vedere nei dintorni di Palenque
La cascata Misol Há sorge a circa 20 km da Palenque. Il salto misura 25 metri e la portata dell’acqua è sempre molto elevata. Per raggiungere la cascata è necessaria una breve passeggiata.
Una trentina di km a sud di Palenque, le cascate Roberto Barrios affascinano migliaia di visitatori ogni anno. Sono meno famose delle precedenti, ma altrettanto spettacolari. Il luogo è completamente immerso nel verde e il torrente è caratterizzato da acque i cui colori vanno dal turchese all’azzurro, a seconda della profondità. Il sentiero che costeggia il fiume offre una vista privilegiata delle varie cascate e un ingresso comodo ad alcune piscine naturali, nelle quali è possibile bagnarsi. Anche in questo caso, l’ingresso è a pagamento.
Le cascate di Agua Azul sono più lontane: per raggiungerle, è necessario percorre circa 60 km. La distanza, però, è giustificata da uno spettacolo davvero incredibile, che è valso loro il riconoscimento di riserva naturale della biosfera. A gestirle è la comunità locale, che mette a disposizione dei turisti anche alcuni punti ristoro. Durante una sosta in zona è possibile gustare piatti della cucina locale e acquistare qualche souvenir.