Impossibile definirla con un solo aggettivo. Impossibile cercare di classificarla, attribuendole delle “caratteristiche tipo” che possano individuarla come una determinata tipologia di città.

È tale e tanta infatti la sua pienezza, il suo essere “tante cose”, che qualunque tentativo in tal senso non andrebbe a buon fine.

Meglio, allora, visitarla, New York, e fornire personalmente la propria esperienza, piuttosto che affidarsi alle tante descrizioni che di questa metropoli sono indubbiamente numerose. Perché specchio – ciascuna di esse – di una particolare angolatura, di un particolare spaccato, che in quella descrizione emerge. E che propone dunque un’esposizione, un resoconto, che sottolinea, di volta in volta, le culture e gli stili diversi, l’arte, il design, la musica, le nuove mode e tendenze.

La verità – la meravigliosa verità – è che New York è tutto questo (e molto di più). Ed essere il protagonista di questa scoperta è un privilegio che va vissuto in prima persona, cogliendo ogni dettaglio, ogni sfumatura del percorso.

Così da scrivere la propria pagina di quella che rimarrà un’esperienza assolutamente indimenticabile, indelebile sia per la mente che per il cuore.

A spasso per la città…

È un viaggio “a tutto tondo” quello offerto dalla città di New York. Tra le sue infinite bellezze fatte di maestosi grattacieli e immensi parchi, interessanti musei e centri commerciali, caratteristici quartieri e locali. E di quell’atmosfera, viva e pulsante, che si respira in ogni dove, e che già da sola sarebbe sufficiente per mettere in programma una visita alla Grande Mela, come viene definita la città stessa.

Da dove cominciare, dunque, il proprio itinerario? Su cosa soffermarsi durante il viaggio? Alcuni luoghi sono pressoché irrinunciabili, veri e propri must che non possono non essere messi in agenda. Qualche nome?

L’Empire State Building – insieme alla Statua della Libertà uno degli indiscussi simboli di New York – che permette di gustare la città dall’alto in tutta la sua bellezza, con le terrazze all’86esimo e al 102esimo piano. O il Ponte di Brooklyn, altra icona e tappa imperdibile, che collega l’isola di Manhattan all’omonimo quartiere.

O, ancora, il Central Park, un’oasi naturale di pace, rigenerante e rilassante. Polmone verde della città, da percorrere a piedi o noleggiando una bicicletta, per un’emozionante passeggiata vivamente consigliata.

E non può mancare all’appello Times Square, il “fulcro” della città, con i suoi enormi schermi a led, i negozi, i taxi, gli artisti di strada.

Senza dimenticare i cartelloni pubblicitari che mostrano gli spettacoli della vicina Broadway. Perché quella di un musical è un’attrazione da non perdere, emozionante ed appassionante come poche. Da mettere obbligatoriamente in scaletta.

… e seduti a teatro

Non si può lasciare New York senza essersi prima dedicati ad un’esperienza di grande impatto che farà di certo la differenza all’interno del proprio viaggio.

Un’esperienza che sarebbe un vero peccato non vivere una volta sul posto: quella dei musical di Broadway, famosi praticamente in tutto il mondo per le avvincenti storie narrate, le incredibili scenografie e coreografie, le straordinarie musiche ed i meravigliosi costumi. E per quel clima particolare, così suggestivo e quasi magico, che può essere pienamente compreso solo facendone parte, vivendolo in diretta.

Un buon suggerimento, allora, è quello di rivolgersi a hellotickets.it e scegliere, con un semplice ed immediato click, lo spettacolo che più interessa, quello che attira di più o che è rimasto impresso dentro di sé per motivi affettivi, legati ad un momento o ad un episodio del passato.

Per ogni show sarà possibile visualizzare data, orario e numero di biglietti rimasti, come pure la posizione dei posti disponibili, con i relativi prezzi corrispondenti. Importante è prenotare con largo anticipo, così da essere sicuri di poter assistere al proprio musical preferito.

Tante le proposte, per tutti i gusti e per tutte le esigenze, specie se si viaggia con i bambini.

Grande classico, e probabilmente il più ambito spettacolo di Broadway, è ad esempio “The Lion King”, che con la storia del leoncino Simba è di fatto universalmente noto. Chi di noi non ha infatti visto, almeno una volta nella vita, lo straordinario lungometraggio animato della Disney?

E che dire di “Aladdin”, altro grande classico e capolavoro di animazione, che conquista sia adulti che piccini? O, ancora, di “Chicago”, il musical americano dal maggior numero di repliche a Broadway?

Insomma… c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Non resta allora che procedere… e vivere per qualche ora a tutti gli effetti come in un film!

Un po’ di storia

Può essere interessante ed utile chiudere la trattazione illustrando brevemente le caratteristiche del musical e la sua origine, così da conoscere un po’ di più di questo genere teatrale – ma anche cinematografico – sorto negli Stati Uniti d’America tra l’Ottocento e il Novecento. E che vede in diversi e precedenti generi, come l’operetta o la rivista, i suoi predecessori, i suoi antenati.

Abbreviazione di musical comedy o musical theatre, il musical adopera diverse tecniche espressive e comunicative, mescolando squisitamente canto, ballo, e dialoghi recitati, ed offrendo al pubblico un’azione continuativa, che ruota attorno ad una determinata trama. Da principio prettamente romantica e sentimentale, e poi, con il tempo, a carattere sociale, politico, religioso o drammatico, a seconda dei casi.

Con un’origine da ricercarsi nei ceti popolari e borghesi della società americana, il musical si forma come teatro rivolto alle masse, destinato ad accogliere spettatori di estrazione sociale diversa tra loro.

La nascita ufficiale è datata 12 Settembre 1866, giorno della rappresentazione, presso il Niblo’s Garden Theatre di New York, della commedia “The Black Crook”.

Commedia frutto della collaborazione tra una compagnia di ballo e canto importata dall’Europa ed una di prosa, che unendo le forze superarono le reciproche difficoltà organizzative ed economiche. E diedero così luogo alla prima dello spettacolo. Nonché, al contempo, ad una nuova era, ad una nuova stagione.